Renzo Pasolini

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Dalpo
view post Posted on 23/7/2008, 11:51     +1   -1




Se ho capito bene possiamo inserire discussioni dedicate.
Spero sia ok. Comunque un ricordo per il PASO pilota che ha vinto gare ma mai mondiali ma che, soprattutto, mi ha sempre davvero fatto impazzire per le sue interviste piene di filosofia e di amore per la moto e per la sua attitudine romantica e scanzonata. Mori' in una tragica gara a Monza.

Questo riporto da wikipedia:

Renzo Pasolini detto Paso (Rimini, 18 luglio 1938 – Monza, 20 maggio 1973) è stato un motociclista italiano.

Il suo modo di correre era fatto per entusiasmare le folle, "tutto e subito", uno di quei piloti che non facevano calcoli, o sul podio o in terra. Il pubblico degli appassionati fu diviso in quegli anni dal dualismo con Giacomo Agostini la cui bravura fu sempre accompagnata dalla buona sorte, mentre Renzo, per il suo modo di correre e l'agonismo, fu accompagnato da alcune vicende sfortunate che non gli permisero di vincere il

Biografia
Figlio di Massimo anch'egli corridore motociclista, inizia intorno al 1958 a gareggiare nel Motocross pur avendo una grande passione per la Boxe. Pur dedito a discipline sportive, era come molti piloti, non un buon esempio di atleta; non rinunciava al fumo e da romagnolo purosangue, amava bere, mangiare e fare tardi. La sua guida, tutta istintiva, nelle curve, era un gioco di equilibri e gas, dando sempre la sensazione dell'imminente caduta.


Il passaggio alle gare di velocità
Dopo l'esperienza nel Motocross, con buone soddisfazioni, passa al Campionato velocità, non abbandonando comunque le altre discipline sportive che lo mantenevano in ottima forma fisica. Inizia nel 1962 con una Aermacchi 175, per 2 volte vince davanti a Giacomo Agostini, iniziando così quel duello che durerà sempre. Poi 2 anni di stop, causa servizio militare, si sposa con Anna e ha due figli Sabrina e Renzo Stefano.


Le categorie superiori
Nel 1964 riprende a correre passando nei seniores alla guida delle Aermacchi 250 e 350, moto non al top della tecnica, con cui ottiene ottimi risultati e belle soddisfazioni. L'anno successivo 1965 ottiene, nel campionato italiano, il secondo posto con la Benelli 250 dietro a Tarquinio Provini e 3° nella classe 350 dietro a G.Agostini e Giuseppe Mandorlini. Nello stesso anno partecipa ad alcune gare del mondiale e al Tourist Trophy. Il 1966 è ancora un anno di risultati altalenanti ma buoni sia nel campionato italiano che nel mondiale. L'avvenimento più interessante avviene nell'ultima prova del campionato italiano, la Benelli decide di affidargli la nuovissima 500 quattro cilindri che Paso porta alla vittoria, prefigurando un anno successivo ricco di soddisfazioni.


La sfida con Agostini
Finalmente con una moto più competitiva, Paso, può combattere con i migliori, e qui iniziano la serie di duelli epici con Agostini (MV Agusta) e Mike Hailwood con la Honda. Nel 1968 colleziona moltissimi secondi posti, ma anche il titolo italiano nella 250 e 350. Il 1969 è l'anno in cui le sfide tra i due acerrimi rivali si fanno più intense, alimentate dai media, ma non raggiungono mai livelli pericolosi neanche a parole, mentre in pista la tensione e l'agonismo la fanno da padroni, tant'è che qualcuno propone la solita sfida ad "armi pari", ma la Federazione e le case motociclistiche bloccano tutto sul nascere. È anche l'anno in cui Paso è più vicino al titolo, causa guai al motore e alcune cadute perde il mondiale in favore del secondo pilota della Benelli Kelvin Carruthers.

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Le ultime gare
Successivamente, nel 1970, sia per la delusione dell'anno precedente, sia per i nuovi regolamenti che limitano la 250, la Benelli punta sulla nuova 350, ma l'annata non è delle migliori. Il 1971 è caratterizzato dal doloroso divorzio tra Paso e la Benelli, passa alla Aermacchi che si è unita alla Harley Davidson e che gli mette a disposizione una nuova 250 che ovviamente risente di problemi di gioventù. Problemi che costringeranno Paso, la casa costruttrice ed i tecnici ad un anno di collaudi. La grinta di Paso e dei suoi collaboratori viene premiata nel 1972. La moto è competitiva, ma lo sono anche le altre, ci sono nuovi piloti di talento, uno per tutti Jarno Saarinen. Arrivano vittorie e soddisfazioni, fino al 1973 ma mai il titolo mondiale.


La morte
Il tragico 20 maggio a Monza, un incidente (si parla di cause diverse, grippaggio, olio in pista, ecc.) Paso cade, viene sbalzato di nuovo in pista generando la caduta di otto piloti, in gravi condizioni Walter Villa, ma si riprenderà, mentre muoiono Renzo e Jarno Saarinen. Sono postume purtroppo le ultime soddisfazioni, la vittoria nel campionato di quell'anno e le vittorie nel mondiale, ben quattro, collezionate da Walter Villa, anche lui coinvolto nella tragica caduta, con la moto al cui sviluppo molto aveva lavorato Paso.

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Woodler
view post Posted on 23/7/2008, 12:12     +1   -1




Rezo era considerato l'antidivo per eccellenza, non ha mai avuto un mezzo per combattere ad armi pari con i suoi avversari ci ha sempre dovuto mettere del suo....Purtroppo la fortuna non è mai stata dalla sua parte.....

 
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Dalpo
view post Posted on 23/7/2008, 15:07     +1   -1




Hai messo un video favoloso. Quella puntata l'ho per intero ed è davvero fantastica. Concordo con te quando dici che non ha mai avuto un mezzo competitivo al pari degli altri sennò magari un mondiale poteva anche vincerlo. Comunque anche se non ha vinto resta nella storia sicuramente. Un pò, per fare un paragone, come Gilles nella F1... piloti che vanno oltre il mezzo e si fanno amare per la "persona"
 
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Thinice
view post Posted on 1/5/2009, 20:32     +1   -1




Sfortunato, ma un Motociclista con la "M" maiuscola!!!
 
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3 replies since 23/7/2008, 11:51   246 views
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